Maria Grazia Ruvolo, la ragazzina siciliana scomparsa lo scorso 1 dicembre, giovedì è stata a Brindisi. E da qui, assieme a un 42 enne genovese, s’è imbarcata per la Grecia, destinazione Patrasso. L’agente dell’Italpol addetto al controllo a campione dei passeggeri presso le corsie di imbarco al molo di Costa Morena ha persino annotato le generalità di entrambi prima di vederli salire a bordo del traghetto della Endeavor Lines “Elli.T“. In quel momento le forze dell’ordine non avevano ancora diramato le foto della giovane e, soprattutto, non avevano ancora chiesto ai vigilanti di “aprire gli occhi“ «Se solo l’avessi saputo prima l’avrei fermata e invece l’ho vista arrivare a piedi e poi dirigersi verso il traghetto in compagnia di un uomo molto più grande di lei con cui scambiava continuamente effusioni». Marcello Vero è l’agente dell’Italpol che giovedì mattina alle 10.40 ha chiesto i documenti a Maria Grazia e al suo accompagnatore per un normalissimo controllo. «Ne facciamo tantissimi nel corso della giornata e in genere li compiamo a campione oppure quando abbiamo la sensazione che qualcuno possa nascondere qualcosa». Tutte le procedure (specie quelle antiterroristiche) appaiono, ovviamente, sovradimensionate quando ci si trova al cospetto di una coppia in procinto di imbarcarsi. Ma l’agente dell’istituto di vigilanza s’è lasciato guidare dall’istinto e ha chiesto i documenti a quell’uomo dall’aria stanchissima e a quella ragazzina sorridente che lo abbracciava.
Tratto da senzacolonne.it
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