martedì 1 febbraio 2011

CELEBRATA A MESSINA LA "GIORNATA DELLA MEMORIA" NEL RICORDO DEL SENATORE CARMELO SANTALCO

Nella giornata della memoria, data deputata al ricordo della Shoah, si è svolta la premiazione per l’assegnazione delle borse di studio agli allievi della scuola secondaria e di primo e secondo grado in memoria del senatore Carmelo Santalco. L’iniziativa, organizzata dal SADA CASARTIGIANI, è un’occasione per onorare la memoria del Senatore, prigioniero per 19 mesi presso il lager “Stalag 307”, le sue memorie di prigionia sono state raccolte nell’omonimo libro come testimonianza dell’orrore della guerra, dell’olocausto, dell’odio nei confronti dell’altro, che ha caratterizzato il secondo conflitto mondiale. Un’apposita commissione, composta dalla D.ssa Concetta Barone, Presidente dell’USP, dal Preside Franco Speciale, dal Preside Franco Bonardelli, dal Prof. Carmelo Aliberti e dalla Prof.ssa Francesca Manca, ha valutato i componimenti scritti (temi, racconti, poesie) dei giovanissimi partecipanti al concorso. Vincitori due giovanissimi: Giuseppe Arrigo, della classe IIIA, dell’I.C. Villa Lina” di Messina, che ha saputo cogliere con grande sensibilità e maturità espressiva il dramma dell’olocausto; e Santi Messina della classe VB del Liceo Classico “La Farina” di Messina, distintosi per una riflessione completa e ficcante del periodo storico in questione, accentrata sull’esperienza di Carmelo Santalco e di altri deportati. La cerimonia si è svolta alla presenza di autorità politiche come l’onorevole Carmelo Santalco Junior, l’onorevole Luciano Ordile, presidente dell’ente teatro V. Emanuele e i membri della commissione: il Preside Franco Bonardelli e la D. ssa Concetta Barone. E’ intervenuto anche il sindaco On. Giuseppe Buzzanca. Il primo a prendere la parola, introducendo così la figura del Senatore Santalco, del quale non tutti conoscono la tragica esperienza, è stato l’onorevole Luciano Ordile. Santalco, dice, è stato uno straordinario uomo politico: poliedrico, pragmatico, aperto al confronto, al rinnovamento e soprattutto innamorato della sua città e della sua gente. Il dramma della prigionia l’ha spinto sempre di più verso la vita ed il senso della giustizia che in più di un’occasione lo ha visto schierarsi dalla parte della legalità, in difesa della democrazia. Per lui, la vita era un pellegrinaggio ricco di cose belle e meno belle, ma da condurre sempre con fede e speranza. Il sindaco Buzzanca si è soffermato sul significato della giornata della memoria, considerando amaramente quanto un tema come l’olocausto sia assente dai giornali di oggi, sintomo della perdita della ritualità. «La memoria va alimentata per trarne i giusti insegnamenti, non è solo un momento di pianto, ma dev’essere un inno alla vita e, come tale, contrapporsi alla morte, ch’è negazione dell’altro.» - asserisce. Buzzanca ha ricordato, infine, la figura del senatore Santalco col quale ha avuto modo di collaborare durante la sua lunga e luminosa carriera politica, apprezzandone l’apertura mentale e la disponibilità al dialogo, infatti sebbene su posizioni opposte i due arrivarono a comprendersi e tanti sono gli insegnamenti che il Senatore ha trasmesso al nostro sindaco. Il culmine della manifestazione è stato segnato dalla premiazione dei ragazzi, previa spiegazione del sapiente lavoro svolto dalla commissione esaminatrice da parte del preside Bonardelli: «Il concorso nasce dalla volontà di preservare la memoria, perché perdendo la memoria si perde tutto. In questo contesto, l’esperienza tragica di Carmelo Santalco s’inscrive come testimonianza viva, tangibile e intelligibile anche per i ragazzi di oggi. Egli è un esempio di uomo politico del passato, dai toni civili e rispettosi delle opinioni altrui, uno stile diverso d’esprimersi in contrapposizione all’aggressività di oggi.» La conclusione dell’evento ha visto i ragazzi premiati cimentarsi nella lettura dei loro componimenti, seppure con la voce tremula per l’emozione o ad una velocità di lettura eccessiva per l’imbarazzo, i loro messaggi sono arrivati ugualmente alla platea degli spettatori. La loro, certamente, è una visione mediata, un ricordo riflesso, ascoltato da altri che come il Senatore Santalco hanno realmente vissuto quella terribile tragedia. Ascoltare la lettura di questi scritti ha risvegliato in tutti la speranza in una gioventù non schiava della superficialità e della frivolezza, ma capace di usare appieno quella libertà di essere ed esprimersi per la quale tanti si sono immolati.

Autrice: Stefania Arnisi

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