Un’ora buona. Per giustificare la sua “ubiquità” tra l’Italia e il Brasile. E mentre parlava con la solita foga ha depositato agli atti, davanti ai carabinieri della polizia giudiziaria che lo stavano interrogando, una serie di pergamene su corsi medici frequentati e anche un libro di medicina integrativa. Un’ora buona quindi è durato ieri mattina l’interrogatorio dell’onorevole Domenico Scilipoti, l’ex dipietrista di Terme Vigliatore e co-fondantore del Partito di responsabilità nazionale. Lui stesso nei giorni scorsi dopo aver saputo di essere indagato per calunnia e contraffazione di sigilli pubblici dal sostituto procuratore Anna Maria Arena, una vecchia vicenda per una parcella professionale di un ex compagno di partito, aveva chiesto tramite il suo legale di essere sentito per fornire una serie di chiarimenti. E ieri al termine dell’interrogatorio l’avvocato Giuseppe Lo Presti, il suo difensore di fiducia, ha dichiarato: «Il mio assistito ha spiegato che non intendeva calunniare alcuno, oggi abbiamo prodotto un’attestazione che dimostra come tenesse questo corso di agopuntura in Brasile e che verosimilmente la sua lezione fu tenuta in un giorno diverso da quello in cui era presente in Italia. A distanza di tempo – prosegue il legale –, l’on. Scilipoti non può ricordare esattamente in quale giorno del seminario si trovava in Brasile, tenuto conto che a causa della sue specializzazioni non convenzionali, oltre che in ginecologia, in quegli anni spesso si recò all’estero in varie parti del modo, e molto spesso proprio in Brasile». L’inchiesta è nata come conseguenza di una causa civile in cui l’on. Scilipoti dichiarò di essere in Brasile, per contestare la richiesta di una parcella, mentre la controparte presentò un resoconto in cui il parlamentare risultava invece, nello stesso periodo, impegnato in Italia, come consigliere comunale a Terme Vigliatore.
Nuccio Anselmo
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