Salgano a tre i cadaveri ritrovati nel cimitero della mafia che ha inghiottito alcune delle vittime di lupara bianca scomparse negli anni '90 nel barcellonese durante la guerra tra le cosche che portò all'ascesa dei "mazzarroti". Ieri sera il ritrovamento del terzo cadavere di cui ancora non si conosce l'identità. Ritrovato ieri sera un terzo cadavere nascosto negli anni '90 dal feroce clan mafioso dei "Mazzarroti" che ha realizzato nell'omonima vallata il più grande cimitero di mafia in Sicilia. L'identità del terzo cadavere non è trapelata. Intanto proseguono le ricerche con sondaggi in nuovi siti ancora segreti e, forse, anche con nuove trincee di scavo nei territori di altri due comuni. Nei giorni scorsi già due corpi erano stati ritrovati nella zona di Mazzarrà Sant'Andrea. A svelare i luoghi in cui venivano fatti sparire le vittime di agguati sarebbe una fonte confidenziale che sta raccontando alla Procura distrettuale antimafia di Messina nuovi dettagli di quegli anni. Si tratterebbe, secondo quanto riportato oggi da un quotidiano, di Natale Perdichizzi, scomparso dalla sua abitazione il 23 luglio del 1997 a 26 anni e di Antonino Ballarino, del quale non si avevano più notizie dal 23 marzo del 1993. Le conferme arriveranno tra qualche giorno dopo i rilievi scientifici sui resti recuperati. Le ricerche, però, sono state estese per una zona di 80 ettari e, secondo le forze dell'ordine potrebbero portare anche all'individuazione di altre tre vittime. Le indagini sul cimitero di mafia sembrano collegate anche alla ricerca di un arsenale per il quale, nelle scorse settimane, venne posta sotto sequestro e interessata da scavi una zona denominata "Marchesana", situata tra Terme Vigliatore e Barcellona Pozzo di Gotto.
Normanno.it
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