lunedì 22 novembre 2010

Atletico Igea, è già tempo di processi


Cinque sconfitte stagionali, 14 goal subiti, la vetta del campionato di Promozione girone B distante già undici punti e una qualificazione ai quarti di Coppa Italia (mercoledì gara di ritorno (andata 1-0) contro il Trappitello) ancora tutta da conquistare: è la fotografia del momento nero che sta attraversando l’Atletico Igea, la prima grande delusione di questo avvio di stagione. Contro il Real Palermo i giallorossi hanno toccato il fondo: 2-0 per i padroni di casa, batosta pesante sul piano del punteggio e del morale. Si cerca di analizzare le cause dell'Atletico, una crisi di risultati e prestazioni. E' già tempo di processi. All’Atletico Igea succede troppo spesso di essere soggetto all'emotività. Dai goal presi alle sostituzioni, dal rigore negato al palo pieno, ogni cosa sembra che giri a sfavore e la squadra non fa il necessario scatto d'orgoglio per bilanciare questi inconvenienti. Il principale problema è la mancanza di punti di riferimento alternativi al gioco fitto e talvolta inconcludente che l’Atletico applica per scardinare le difese avversarie. Non crediamo ad un calo di stimoli, né all'anagrafica: abbiamo sempre visto come le motivazioni e l'organizzazione contino più di tutto, a prescindere dall'età. Manca la grinta, manca la voglia di mangiare gli avversari che "certi" elementi dovrebbero trasmettere. E così non và, così non si mette paura all'avversario, così - in breve - non si vince. Un organico di tutto rispetto, eppure un gioco assolutamente deficitario. Niente schemi. Il 4-4-2 o 4-4-1-1 sono moduli non adatti per i giocatori in rosa e ci sarebbe anche tanto altro da dire... Se si mandano tutti in confusione e i giocatori non seguono certi dettami, tutto diventa maledettamente più complicato. Forse qualcosa non và all'interno dello spogliatoio? Forse sta li il motivo di questo difficile avvio di stagione? Deduzione intelligente e assai probabile, quella di stampa e tifosi, eppure nel dopo gara Atletico Igea-Tiger Brolo, i calciatori con convinzione hanno affermato: " il gruppo è unito". La domanda è lecita, siamo sicuri che non ci sono questioni all'interno del gruppo? Se NO è ora di iniziare a vedere qualche risultato.

Nessun commento:

Posta un commento